La radice del termine sanscrito Kleśa riporta a significati come: causare dolore, soffrire, affliggere, ma anche tormento e preoccupazione.
Per la scienza dello yoga, questi sono gli occhiali attraverso cui osserviamo la vita. Incredibile a dirsi, ma è così.
Sono come dei filtri che la mente indossa, e che velano l’esistenza. Tutto ciò che incontriamo passa attraverso queste lenti, e produce risposte colorate dalla loro influenza. Il risultato è quello di non vedere la realtà come realmente è. Quindi, di non essere chi siamo.La buona notizia è che, come tutto ciò che sembra essere ostacolo, nello yoga, diviene una straordinaria porta d’accesso per “vivere la vita che sei”. Essere Luce.Un ritiro speciale, aperto a tutti, per cominciare un tempo Nuovo. Per coltivare la quieta chiarezza. Proveremo ad osservare e, magari, soffiar via la polvere delle nostre sovrastrutture, e scoprire meccanismi mentali sconosciuti che (spesso a nostra insaputa) gestiscono la nostra esistenza.
In un periodo, l’autunno, che volge al ritiro della luce esteriore, accendiamoci all’interiorità. Per un piccolo ulteriore passo verso una consapevolezza più elevata. ANANDA YOGA
“Ciò che è notte per tutte le creature, è veglia per l’essere di autocontrollo” B.G. II,69
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